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IMPORTANTE – COVID 19. EQUIVALENZA DI VACCINI ANTI SARS-COV-2/COVID SOMMINISTRATI ALL’ESTERO

Con la Circolare del Ministero della Salute n. 42957 del 23 settembre 2021 è stata riconosciuta l’equivalenza di alcuni vaccini, somministrati da autorità sanitarie nazionali estere, a quelli effettuati nell’ambito del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2.

Si tratta, in particolare, dei vaccini per i quali il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio è lo stesso dell’Unione Europea (Allegato 1), nonché i vaccini Covishield (Serum Institute of India), R-CoVI (R-Pharm) e Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotti su licenza di AstraZeneca.

Per quanto riguarda i vaccini somministrati a Panama, é quindi riconosciuta l’equivalenza con i vaccini Comirnaty (Pfizer BioNTech) e Vaxzevria AstraZeneca COVID-19 Vaccine.

Pertanto, nel confermare quanto disposto con le circolari prot n° 9662-26-07-2021-DGSISS e prot. n° 35209-04/08/2021-DGPRE, si precisa che anche tali vaccini sono considerati validi ai fini dell’emissione della Certificazione verde COVID-19 a favore dei cittadini italiani (anche residenti all’estero) ai i loro familiari conviventi e ai cittadini stranieri che dimorano in Italia per motivi di lavoro o studio, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero contro il SARS-CoV-2.

Inoltre, fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di ingressi transfrontalieri, le certificazioni di vaccinazione rilasciate dalle autorità sanitarie nazionali competenti estere, a seguito di vaccinazione con vaccini autorizzati da EMA o con i vaccini equivalenti di cui sopra, sono considerate come equipollenti alla certificazione verde COVID-19 per le finalità previste dalla legge.

 

I certificati di vaccinazione degli Stati esteri devono contenere almeno i seguenti contenuti:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
  • dati relativi al vaccino (nome e lotto);
  • data/e di somministrazione del vaccino;
  • dati identificativi dell’autorità che ha rilasciato il certificato (paese, autorità sanitaria).

 

Le certificazioni vaccinali, in formato cartaceo o digitale, devono essere redatte in almeno una delle seguenti lingue:

  • italiano;
  • inglese;
  • francese;
  • spagnolo;
  • tedesco.

 

Per maggiori informazioni si consulti la seguente pagina: https://www.dgc.gov.it/web/