Un elenco completo di Scuole Elementari, Medie e dei Licei Italiani statali è costantemente aggiornato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Un elenco completo di Scuole Elementari, Scuole Medie e dei Licei Italiani non statali è consultabile nel sito ufficiale del MIUR.
Il sistema di formazione italiano
Il Governo italiano, da diversi anni, si è posto l’obiettivo di internazionalizzare il proprio sistema formativo e accademico, per attrarre in Italia un sempre maggior numero di studenti da tutto il mondo.
D’altronde, l’Italia è una destinazione di eccellenza per chi vuole proseguire i propri studi in diversi settori, da quelli tradizionali come
quelli relativi ad arte e beni culturali, design o moda, sino a quelli scientifici e legati all’innovazione tecnologica.
Per quanto riguarda il solo settore universitario, gli studenti stranieri in Italia sono una fetta sempre più importante della popolazione scolastica nazionale. A partire dagli anni Ottanta, quando gli studenti con cittadinanza non italiana erano poche migliaia (0,06% del totale nell’anno 1983-1984) c’è stata una costante crescita, sia in termini di valore assoluto che percentuale. Ad oggi, la percentuale di studenti stranieri nelle universitá italiane é pari al 5% circa del totale degli iscritti.
Inoltre, è in forte e costante crescita l’interesse per apprendere la nostra lingua. Sempre più persone decidono di imparare l’italiano, che da alcuni anni è diventata la quarta lingua più studiata al mondo, prescelta non solo da chi ha origini italiane ma anche ai fini del
proprio sviluppo professionale in una gamma di settori che vanno dalla moda al design, dall’enogastronomia all’arte sino alla musica classica e operistica.
Il sistema educativo italiano è organizzato come segue:
- scuola dell’infanzia, non obbligatoria, per le bambine e i bambini da 3 a 6 anni;
- primo ciclo di istruzione, della durata complessiva di 8 anni, articolato ins
- scuola primaria, di durata quinquennale, per le alunne e gli alunni da 6 a 11 anni;
- scuola secondaria di primo grado, di durata triennale, per le alunne e gli alunni da 11 a 14 anni;
- secondo ciclo di istruzione articolato in due tipologie di percorsi:
- scuola secondaria di secondo grado, di durata quinquennale, per le studentesse e gli studenti che hanno concluso positivamente il primo ciclo di istruzione. Le scuole organizzano percorsi di liceo, di istituti tecnici e di istituti professionali per le studentesse e gli studenti da 14 a 19 anni;
- percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) di competenza regionale, rivolti sempre alle studentesse e agli studenti che hanno concluso positivamente il primo ciclo di istruzione.
istruzione superiore offerta dalle Università, dalle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) e dagli istituti tecnici Superiori (ITS) con diverse tipologie di percorsi:
- percorsi di istruzione terziaria offerti dalle Università;
- percorsi di istruzione terziaria offerti dalle istituzioni dell’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica);
- percorsi di formazione terziaria professionalizzante offerti dagli ITS (Istituti Tecnici Superiori)
Domande frequenti
Sono uno straniero non cittadino europeo. Voglio iscrivermi a una Università italiana: dove trovo le informazioni e la lista dei documenti che mi servono?
Sul sito https://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri è disponibile, in versione italiana e inglese, la circolare MIUR relativa alle procedure per l’ingresso, il soggiorno, l’immatricolazione degli studenti internazionali e il relativo riconoscimento dei titoli, per i corsi accademici della formazione superiore. Il Ministero degli Affari Esteri ha approntato un
portale che illustra i vari passi della procedura per l’iscrizione, disponibile anche in lingua inglese.
Dove trovo l’elenco delle borse di studio per stranieri?
Ogni anno il Governo italiano mette a disposizione borse di studio a cittadini stranieri o italiani residenti all’estero per portare a termine studi formali e/o per seguire programmi di studio o ricerca, bilaterali o multilaterali, in Italia. Per maggiori informazioni, è possibile visitare l’apposita pagina sul nostro sito.
Ho fatto richiesta per il visto, posso già iscrivermi all’Università di mia scelta?
Tutti gli studenti internazionali richiedenti visto possono già effettuare le pre iscrizioni presso le Università attraverso il portale https://www.universitaly.it/
Per gli studenti internazionali richiedenti visto candidati all’ammissione ai corsi delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) e delle Scuole Superiori di Mediazione Linguistica (SSML), sarà possibile attivare la medesima procedura di iscrizione digitalizzata a partire dal 14 maggio 2021; entro tale data il MIUR fornirà a tali categorie di istituzioni le necessarie istruzioni sull’uso del portale Universitaly.
Come inoltro la richiesta di visto di studio/immatricolazione all’Ambasciata d’Italia?
Una volta completata la procedura di iscrizione digitalizzata ed avere ottenuto la validazione dall’Università sarà possibile inoltrare la domanda di visto di studio/immatricolazione all’Ambasciata d’Italia scrivendo una mail all’indirizzo panama.visti@esteri.it.
Che altri documenti mi servono per richiedere il visto di studio/immatricolazione?
In aggiunta alla documentazione prevista per il rilascio di visto di studio, lo studente dovrà presentare anche il riepilogo della domanda di preiscrizione generata dalla piattaforma, come validata dall’Università, e i titoli di studio in originale, tradotti in italiano e legalizzati o la Dichiarazione di Valore, se richiesta dall’Università. Nel caso in cui l’Università richieda la Dichiarazione di Valore, lo studente dovrà farne richiesta all’Ambasciata prima di poter richiedere il visto, seguendo le modalità pubblicate sul nostro sito a questo link.
Si segnala inoltre che l’Associazione Uni-Italia, d’intesa con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), ha reso disponibile per tutti gli studenti internazionali il sito web https://uniitalia.studioware.it/registration-form. La pagina è concepita come strumento di supporto integrativo e consente agli studenti di registrarsi indicando l’istituzione e il corso di loro interesse, al fine ricevere assistenza e informazioni utili nelle successive fasi di ingresso, immatricolazione e permanenza in Italia, così come di ricevere aggiornamenti periodici.
Si ricorda inoltre di visitare il sito https://studyinitaly.esteri.it/en/home_borse per ulteriori informazioni sul sistema educativo, i corsi e le borse di studio offerte dalle università italiane.
Che disponibilità economiche devo dimostrare per ottenere un visto per studio?
Per l’anno accademico 2021 – 2022, chi richiede un visto per l’immatricolazione in un’Università italiana (visto studio-Università), deve dimostrare una disponibilità minima annuale di € 5.983,64 (460,28 euro al mese per ogni mese di durata dell’anno accademico). Tale cifra è commisurata all’importo per l’anno del cosiddetto “assegno sociale”. Se il corso di studi si sviluppa su più anni, è sufficiente dimostrare le disponibilità per il primo anno.
Sono stato ammesso ad un corso di laurea pluriennale, ma l’Ambasciata mi ha rilasciato un visto per un anno. Come farò per gli anni futuri? Dovrò richiedere un nuovo visto?
Non sarà necessario. Il visto costituisce il permesso di entrare in Italia la prima volta con la motivazione riportata sull’etichetta visto (studio-Università, in questo caso). Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, lo studente straniero deve presentare una richiesta di permesso di soggiorno all’Ufficio Immigrazione della Questura competente per il Comune di residenza. Il permesso di soggiorno è il titolo che legittima la presenza dello straniero in Italia. Deve essere rinnovato prima della sua scadenza.
Mi sono diplomato/laureato all’estero. Il mio titolo di studio è riconosciuto in Italia?
I titoli di studio stranieri non sono automaticamente riconosciuti in Italia. Per informazioni su come ottenere il riconoscimento consultare il sito del CIMEA – Centro Informazioni sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche.